La condivisione del progetto è fondamentale per il successo e il motore sta nella motivazione di fare qualcosa d’importante.

Il compito dell’adulto/allenatore/ positivo, in qualche modo affascinante pur dentro le inevitabili difficoltà, conflittualità e contraddizioni, che diventi risorsa anzichè problema.

 

Educare ed abituare al rispetto delle norme non è solo una necessità al regolare svolgimento di una competizione,  di un’attività, ma un dovere etico, morale e un valore che soprattutto deve assumere carattere di coscienza, di mentalità e di stile di auto motivazione  o “senso intrinseco”.

 

Il Calcio non è solo un gioco ma anche, per i valori che rappresenta: lealtà, coraggio, tenacia, senso dell'appartenenza, rispetto dell'avversario, spirito di sacrificio, ecc., un’opportunità di crescita umana e individuale.

Crescere con questi valori, divertendosi in un ambiente sano e formativo (Oratorio), è la missione alla quale l’Associazione Sportiva Dilettantistica Polisportiva Fornaci 1978 - Calcio di Brescia crede fortemente e che si é voluta concretizzare in un documento (Codice Etico e Regolamento) nel quale si è deciso di mettere nero su bianco, stile, idee, comportamenti che tutti gli appartenenti al sodalizio devono avere.

La sezione dedicata al Codice Etico, tocca alcuni aspetti fondamentali della vita sociale e sportiva, con un particolare riferimento ai giovani “calciatori” e "calciatrici", mentre il Regolamento definisce le comuni regole necessarie allo svolgimento delle attività sportive dell’Associazione.

Nelle righe che seguiranno verrà spiegato come questo documento sia nato e quali siano le finalità, come è composto, il decalogo del calciatore, i suoi diritti e non meno importanti i doveri e le regole che tutti, dirigenti, allenatori, preparatori, atleti e genitori devono rispettare. 

 

CODICE ETICO I VALORI DELL’ A.S.D. POLISPORTIVA FORNACI 1978

1. INDIRIZZI EDUCATIVI

L'insegnamento del gioco del calcio offre agli adulti che seguono i giovani calciatori varie opportunità di "insegnare lezioni di vita" ed esempi positivi da imitare. I ragazzi che vanno al campo hanno bisogno di "divertirsi ed imparare". Questi bisogni devono essere tenuti in considerazione da dirigenti, tecnici e genitori. Il solo "fare calcio" non è educativo. Tutti i momenti vissuti con i compagni sono altamente formativi: gioiosi ma anche ricchi di aspetti di crescita personale. I giovani calciatori hanno le seguenti opportunità educative: rispettare regole, avversari e compagni, sviluppare l'attenzione, rendersi utili dare il meglio di se, non sentirsi mai arrivati saper accettare i limiti propri e quelli dei compagni capire l'importanza dell'umiltà e della generosità.

 

2. IL VALORE FORMATIVO DEL GIOCO

Nella formazione dell'uomo il gioco viene prima del lavoro: ha grande valore nello sviluppo della personalità ed alto significato pedagogico. Il gioco inteso come piacere, divertimento, espressione libera e ludica della personalità ed è un bisogno primario del ragazzo. Il valore formativo del gioco realizza e sviluppa alcuni fondamentali obiettivi educativi: favorisce la socialità e la collaborazione con i compagni ed il rispetto degli avversari permette al ragazzo di manifestare la propria " reale e spontanea " personalità favorisce lo sviluppo delle capacità motorie sviluppa le capacità intellettive, richiedendo continui adattamenti a nuove situazioni (processo di formazione del pensiero tattico). Facendo giocare i ragazzi, l’allenatore compie una parte essenziale nella formazione globale del giovane.

 

3. AGONISMO, VIOLENZA E FAIR PLAY

La competizione è il confronto come occasione di misurare le proprie abilità, rapportandole a quelle degli altri. L'agonismo sfrutta la competizione per manifestare un desiderio interiore, spesso esagerato, di raggiungere l'altro atleta impegnato nel confronto. Gli eccessi si trasformano in fatti negativi come l'inganno, la scorrettezza, la provocazione dell'avversario. Da questo nasce il bisogno di imporsi delle regole etiche e morali di comportamento che caratterizzano la pratica dello sport giovanile. L'agonismo stimolato con equilibrio e naturalezza è una componente non trascurabile: il bambino coinvolto nel gioco, si impegna già per dare il meglio di sé. E' poi compito dell'istruttore stimolare in modo naturale la competizione, intervenendo se si superano dei livelli considerati pericolosi.

 

4. LE REGOLE DEL FAIR PLAY

1. Fare di una gara un momento privilegiato di incontro e di festa con i coetanei.

2. Adattarsi alle regole ed allo spirito del gioco.

3. Rispettare gli avversari così come vogliamo sentirci rispettati.

4. Accettare le decisioni dell'arbitro sapendo che, come i giocatori, ha diritto all'errore anche se fa di tutto per non commetterlo.

5. Evitare la cattiveria, le aggressioni nelle azioni di gioco e nelle parole .

6. Non usare artifizi e inganni per ottenere il successo .

7. Tenere un atteggiamento dignitoso ed equilibrato nella vittoria come nella sconfitta.

8. Prestare soccorso ad ogni giocatore ferito o comunque favorirlo.

9. Essere un ambasciatore della lealtà sportiva, perseguendo con il proprio comportamento i principi elencati.

 

3 I GENITORI

Il giovane che sceglie di impegnarsi in qualsiasi sport merita rispetto e stima da parte dei genitori i quali lo dovranno stimolare ed incoraggiare, facendo comprendere che lo sport è divertimento, voglia di stare insieme, senza gelosie o false ambizioni, di ostacolo alla crescita sportiva e di individuo. Tra i cinque ed i quattordici anni, il genitore di solito assiste alla pratica calcistica del figlio. A volte i genitori sono protagonisti di situazioni spiacevoli, che creano problemi ed ostacoli per una attività sportiva serena. Chi osserva attentamente un incontro di settore giovanile si rende conto che il vero protagonista delle partite è il genitore: è il più carico di tensioni, si dispera se la squadra sbaglia un tiro in porta, esulta in modo eccessivo per la segnatura di una rete, inveisce contro l’arbitro su suoi supposti errori, ecc.. Il bambino rimuove quasi subito l'errore o la sconfitta, dispiaciuti solo per l'idea di dover ascoltare una "predica" quando arriverà a casa. Al genitore può capitare inconsciamente di vedersi realizzato attraverso il proprio figlio, proiettando su di lui i desideri che non è riuscito a realizzare da giovane. I genitori sono convinti di farlo per il bene dei figli, ma possono arrivare a condizionare negativamente il rendimento, alterando lo sviluppo psicologico del ragazzo. L'attività sportiva è uno dei mezzi migliori per maturare e crescere: lo sport spinge il giovane ad impegnarsi, a migliorare, a mettersi alla prova, stringendo rapporti sociali, comprendendo il sacrificio e l'umiltà, assumendosi delle responsabilità e diventare membro di una collettività dove esistono diritti e doveri.

 

LE "REGOLE" PER IL GENITORE DEL GIOVANE CALCIATORE

1. Stimolare ed incoraggiare la pratica sportiva

2. Instaurare un giusto rapporto con l'allenatore per fare in modo che al bambino arrivino segnali coerenti dagli adulti di riferimento

3. Lasciare che il bambino sia libero di esprimersi in allenamento ed in partita, educandolo così all'autonomia

4. Non esprimere giudizi sui compagni o fare paragoni: è una delle situazioni più antipatiche che si possano verificare tra i grandi ed i piccoli

5. Evitare i rimproveri a fine partita. Dimostrarsi invece interessati a sapere come vive i vari momenti della gara ed evidenziare eventualmente i miglioramenti. Aiutarlo a porsi obiettivi realistici ed aspettative adeguate alle sue capacità

6. Offrire più opportunità per una educazione sportiva globale: rispetto degli impegni e delle priorità (scuola), dei propri indumenti, degli orari, dei compagni, delle autorità, dell'igiene personale. Il genitore deve cooperare con l'allenatore per raggiungere questi obiettivi 7. Essere presenti non solo fisicamente nei momenti di difficoltà: incoraggiare, sdrammatizzare, far capire gli aspetti positivi, salvaguardare il benessere psicologico del bambino

8. Avere un atteggiamento positivo ed equilibrato in rapporto al risultato. Saper perdere è molto più difficile ed importante di saper vincere. Nello sport e nella vita non ci sono solo vittorie e dopo una caduta è importante sapersi rialzare.

 

ORGANIZZAZIONE SOCIETARIA

La caratteristica essenziale per una ASD è la stabilità nel tempo: lavorando per uno scopo comune, con gli stessi uomini e per un determinato periodo, si potranno utilizzare al meglio le risorse a disposizione. La professionalità di chi opera nel settore giovanile o open, deve essere un punto di partenza per operare nella società. Tutto ciò che si compie è svolto principalmente pensando prima alla crescita della persona e poi alla formazione di un buon giocatore di calcio.

 

LE FIGURE DIRIGENZIALI IL CONSIGLIO DIRETTIVO

Il Consiglio Direttivo è composto dai Consiglieri - dirigenti nominati annualmente dai soci dell’associazione. Al Consiglio Direttivo sono attribuiti i poteri stabiliti dallo Statuto. E’ responsabilità del Consiglio definire le linee strategiche e operative dell’Associazione, l’organizzazione, la gestione e la programmazione delle attività sportive.

 

4 IL RESPONSABILE DEL COORDINAMENTO SPORTIVO

La realizzazione del progetto tecnico ed il coordinamento di tutte le attività sportive sono delegate dal Consiglio Direttivo ad una persona con adeguata competenza: il Responsabile del Coordinamento Sportivo che costituisce la figura portante della "sezione sportiva". Il Responsabile del Coordinamento Sportivo individua e crea, in assoluta autonomia e nel rispetto dei valori della società, la squadra di tecnici, allenatori, istruttori e collaboratori, curando che siano sempre presenti le condizioni per poter lavorare correttamente attraverso un rapporto di reale collaborazione e stima. E’ compito del Responsabile del Coordinamento Sportivo stabilire i programmi di lavoro, coordinare e controllare le attività degli allenatori, prendere le decisioni relative al prestito di giocatori all’interno delle squadre dell’ A.S.D. e regolare eventuali spostamenti del calendario delle gare di tutte le categorie. Il Responsabile del Coordinamento Sportivo dipende e riferisce solo al Consiglio Direttivo relazionando sull’andamento delle attività e concordando con lo stesso gli interventi da effettuare in ordine alle azioni da intraprendere, comprese le sanzioni da commutare agli associati.

 

IL PROGETTO TECNICO

E' il modello di riferimento creato dal Responsabile del Coordinamento Sportivo per determinare i modi e le necessità organizzative, per stabilire i tempi di esecuzione e le tappe intermedie per conseguire gli obiettivi che la “società” si è proposta. Il progetto tecnico si caratterizza dai seguenti elementi: obiettivi sociali personale e risorse disponibili analisi delle strutture sportive ed organizzative già esistenti analisi dei quadri sociali esistenti (dirigenti, allenatori, giocatori) definizione delle modalità e dei tempi di realizzazione definizione dell'attività da svolgere: numero delle squadre da allestire e la loro relativa logistica supervisione e controllo dell’operato dei tecnici.

 

GLI ALLENATORI

Gli allenatori devono lavorare collaborando e interagendo costantemente con il Responsabile del Coordinamento Sportivo, con il principale obiettivo di far crescere i ragazzi nei valori tracciati dall’Associazione. All’allenatore sono richieste, oltre alle capacità tecniche, doti umane, moralità indiscussa e senso di appartenenza all’associazione sportiva. E’ una figura fondamentale per la crescita sportiva dei propri atleti ma lo è ancor di più per il ruolo educativo che riveste. Deve essere un punto di riferimento e un esempio per i giocatori sia in campo che in panchina. Tale ruolo impone quindi di mantenere sempre l’autocontrollo anche nei momenti di difficoltà. L’allenatore non deve mai indirizzare frasi offensive o comunque ingiuriose all’arbitro, all’avversario oppure al pubblico; deve saper conquistare la fiducia dei suoi giocatori, decidendo le scelte tecniche con obiettività e non per simpatia tenendo presente che i giocatori sono molto sensibili sotto questo punto di vista. Deve dare spazio in squadra anche ai giocatori che ritiene meno dotati calcisticamente, ma che sono assidui agli allenamenti e che seguono le direttive. Per far valere le sue direttive, l’allenatore non deve assolutamente insultare o offendere i propri atleti anzi, proprio nei casi più complicati, deve dimostrare il suo valore con perseveranza e pazienza. L’allenatore è tenuto, alla fine degli allenamenti, ad disporre affinché gli atleti riordinino il materiale utilizzato; deve inoltre garantire che i propri atleti usufruiscano degli spogliatoi in modo solerte, civile e ordinato.

 

5 REGOLAMENTO L’Associazione è motivata dalla decisione dei Soci di vivere l’esperienza sportiva secondo la visione cristiana dell’uomo e dello sport. L’attività sportiva deve svolgersi in coerenza con gli obiettivi pastorali ed educativi individuati nel progetto pastorale della Parrocchia, nell’ambito della quale la predetta attività si inserisce, coordinandosi con le iniziative formative, educative e catechetiche rivolte ai ragazzi e ai giovani. (art. 2 statuto sociale). In particolare l’attività calcistica giovanile è regolata sulla base dei principi dalla Carta dei diritti dei ragazzi allo Sport (Ginevra 1992 – Commissione Tempo Libero O.N.U. ) in appresso indicata, al fine di assicurare a tutti i bambini e le bambine:

1. Il diritto di divertirsi e giocare;

2. Il diritto di fare sport;

3. Il diritto di beneficiare di un ambiente sano;

4. Il diritto di essere circondati ed allenati da persone competenti;

5. Il diritto di seguire allenamenti adeguati ai loro ritmi;

6. Il diritto di misurarsi con i giovani che abbiano le loro stesse possibilità di successo;

7. Il diritto a partecipare a competizioni adeguate alla loro età;

8. Il diritto di praticare sport in assoluta sicurezza;

9. Il diritto di avere i giusti tempi di riposo;

10. Il diritto di non essere un “campione”.

 

Detto Regolamento contiene una serie di norme che dovranno essere osservate dai genitori e dagli atleti per favorire la realizzazione del Progetto Didattico-Sportivo-Educativo della A.S.D. POLISPORTIVA FORNACI 1978 - CALCIO di Brescia indirizzato alla formazione dei nostri atleti.

L’ A.S.D. declina ogni responsabilità per eventuali incidenti, furti o danni subiti all’interno dell’impianto sportivo.

 

1. ETA’

All’A.S.D.  POLISPORTIVA FORNACI 1978 - CALCIO di Brescia si possono iscrivere atleti purché abbiano compiuto o compiano i 5 anni entro il 31 dicembre dell’anno di iscrizione.  

 

ISCRIZIONI Le iscrizioni si possono effettuare, di norma e salvo diversa indicazione, presso la sede sociale (Via Fornaci 84 - Fornaci - Brescia) a partire dal 1° luglio e fino al 30 settembre di ogni anno, nei giorni e con le modalità stabiliti e comunicati dal Consiglio Direttivo.

 

1.QUOTA ASSOCIATIVA ANNUALE

La quota d’iscrizione e le modalità di pagamento sono fissate annualmente e comunicate dal Consiglio Direttivo.

 

2. DURATA STAGIONE/ALLENAMENTI

Le attività sportive della ASD iniziano nel mese di settembre di ogni stagione calcistica e si concludono entro il 30 giugno dell’anno successivo e si tengono nei giorni stabiliti dal Consiglio Direttivo.

 

3. ORARIO UTILIZZO IMPIANTI

Gli impianti sportivi sono utilizzabili per gli allenamenti e/o le partite così come stabilito annualmente dal Consiglio Direttivo.

In caso di avverse condizioni meteorologiche gli Allenatori si riserveranno di effettuare o meno la seduta di allenamento. In questo caso, per gli atleti minorenni, il genitore e o chi ne fa le veci deve accertarsi, prima di lasciare l’atleta all’ingresso degli spogliatoi della ASD, che venga effettivamente svolta l’attività.

 

4. MATERIALE SPORTIVO

Il materiale sportivo, consegnato annualmente in dotazione a ciascun “Atleta” (Maschile) è da considerarsi proprietà dell’iscritto.

Il materiale sportivo, consegnato annualmente in dotazione a ciascun “Atleta” (Femminile) è da considerarsi proprietà dell’ASD.

Nel caso di smarrimento del corredo fornito il reintegro dovrà essere effettuato con l’acquisto da parte dell’atleta. Eventuali richieste di dotazioni extra, come da catalogo fornito dall’ A.S.D., sono acquistabili previa prenotazione da effettuarsi presso la Sede sociale.

 

L’atleta deve presentarsi, per gli eventi ufficiali (con esclusione degli allenamenti), con la dotazione fornita dall’ASD (non sono ammesse borse non ufficiali, buste di plastica o quant’altro non previsto).

L’atleta deve cambiarsi solo negli spogliatoi. E’ vietato lasciare gli indumenti e altro materiale sul campo di gioco.

 

ATTIVITÀ SPORTIVE E SOCIO-CULTURALI

L’attività Ufficiale prevede la partecipazione ai tornei del CSI oltre ad altri raggruppamenti riservati alla categoria di appartenenza. Saranno inoltre organizzate manifestazioni (tornei interni, feste, incontri con altre Società, ecc.) riservate a tutti gli atleti della ASD.

Di norma è prevista una festa di Natale ed una festa di chiusura ufficiale delle attività sportive.

Gli atleti devono presentarsi con puntualità agli allenamenti e all’orario previsto per il ritrovo per gli eventi ufficiali. In caso di ritardo immotivato, su valutazione del Dirigente accompagnatore e in accordo con l’Allenatore, l’atleta non potrà partecipare all’allenamento o all’evento. Eventuali recuperi e/o spostamenti delle gare di campionato devono essere preventivamente concordate con il Responsabile del Coordinamento Sportivo. Non sono ammessi spostamenti delle gare di campionato non comprovati da validi motivi.

 

ASSICURAZIONE

Ogni atleta, a seguito delle firma del cartellino, è coperto da Polizza assicurativa infortuni e responsabilità civile verso terzi.

 

VISITE MEDICHE

La vigente normativa prevede che, per la pratica sportiva non agonistica dai 5 ai 12 anni non compiuti occorra il certificato medico attestante l’idoneità alla pratica sportiva non agonistica, rilasciato dal medico o pediatra di base. Tale certificato dovrà essere consegnato prima dell’inizio della stagione sportiva; senza tale certificato l’atleta non potrà iniziare le varie attività. Gli atleti over 12 anni o che durante il corso della stagione sportiva compiono il 12° anno dovranno presentare il certificato di idoneità sportiva agonistica specifica per il calcio.

 

DOCUMENTAZIONE ISCRIZIONI NUOVI ISCRITTI/ VECCHI ISCRITTI

a) Certificato medico (rilasciato dal medico curante attestante l’idoneità alla pratica sportiva non agonistica o il certificato medico rilasciato dagli Enti competenti comprovante l’idoneità all’attività sportiva agonistica se l’iscritto ha compiuto 12 anni);

 

b) N.1 foto (formato tessera) + copia fronte/retro documento d’identità.

 

c) Regolamento sottoscritto da un genitore o da chi ne fa le veci, e/o dall’Atleta maggiorenne.

 

d) firma del cartellino (genitori o chi ne fa le veci per i minorenni) 7

 

e) Autorizzazione al trattamento dei dati personali (D.L. 30 giugno 2003 n° 196);

 

f) Autorizzazione all’utilizzo dell’immagine;

 

g) Autorizzazione al trasporto.

 

L’attività sportiva non potrà iniziare se la documentazione sarà consegnata incompleta di tutta la documentazione richiesta. I signori genitori e gli atleti sono invitati a prendere nota delle norme in appresso indicate sottoscrivendo per accettazione il presente regolamento che ha il solo intento di far svolgere l’attività all’A.S.D. POLISPORTIVA FORNACI 1978 in modo serio e corretto:

1. gli atleti dovranno mantenere sempre comportamenti e atteggiamenti corretti, leali e sportivi sia in campo che fuori, così come previsto dal codice etico;

2. occorre controllare il materiale al termine dell’allenamento e prima di uscire dallo spogliatoio;

3. gli atleti dovranno cambiarsi d’abbigliamento solo nello spogliatoio;

4. tutti gli atleti debbono usare scarpe da ginnastica o da calcetto adatti all’erba sintetica;

5. gli atleti che hanno sottoscritto la partecipazione alle attività sportive dell’ASD Oratorio S. Rocco (durata annuale), si impegnano a non trasferirsi in altra società nella stessa stagione sportiva;

6. il genitore dell’atleta minorenne, o chi ne fa le veci, deve accompagnare il proprio figlio all’ingresso dello spogliatoio e sincerarsi del regolare svolgimento dell’attività sportiva programmata;

7. per motivi igienici e per evitare confusione o assembramenti negli spogliatoi è consentito l’ingresso soltanto ai genitori degli atleti (categorie Big Small e Primi calci) sia all’inizio che al termine dell’allenamento e/o della partita;

8. non sono assolutamente ammesse da parte dei genitori degli atleti e o degli stessi atleti, interferenze o ingerenze tecnico-sportive per ciò che concerne la gestione tecnica della squadra, con gli allenatori i rapporti dovranno essere improntati alla stima e fiducia reciproca;

9. non è consentito ai genitori e famigliari e a tutti gli atleti iscritti, assumere, sia durante gli allenamenti che durante le partite amichevoli o ufficiali, atteggiamenti antisportivi o comunque lesivi del buon nome della società A.S.D. POLISPORTIVA FORNACI 1978;

10. i genitori e tutti gli atleti iscritti potranno avere notizie e informazioni di vario genere attraverso la lettura dei comunicati affissi nella bacheca posta nello spazio antistante la sede sociale e gli spogliatoi del campo sportivo, oppure conferendo con il Dirigente accompagnatore e, ove necessario chiedendo di poter incontrare il Presidente, o il Responsabile del Coordinamento Sportivo. Al mancato rispetto del Codice Etico e del Regolamento, il Consiglio Direttivo, su indicazioni dei Dirigenti accompagnatori e del Responsabile del Coordinamento Sportivo, si riserva di valutare e commutare le sanzioni disciplinari che caso per caso si riterranno necessarie. Per tutto quanto non previsto dal presente “Regolamento”, si dovrà far riferimento alle vigenti normative in materia di associazionismo e, in particolare, a quello sportivo dilettantistico, nonché allo statuto sociale dell’Associazione. 

 

BUONA STAGIONE, SPORT, ATTIVITA'.

ASD POLISPORTIVA FORNACI 1978

Via Fornaci , 84 - 25131 -

Fornaci - Brescia 

Tel: +39 030/5032516

E-mail: polfornacicalcio@gmail.com

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